venerdì 9 maggio 2008

Fiducia nel Ministro

(Mara Carfagna) Mentre vivevo in Svizzera, e tornavo in Italia per le vacanze o per trascorrere qualche settimana, notavo le macroscopiche differenze tra i due Paesi non appena scendevo dall'aereo. Lasciavo all'areoporto di Ginevra un silenzio quasi religioso, che permeava ogni luogo pubblico, comprese strade ed autobus, ed appena aprivano il portello e scendevo le scalette di Fiumicino venivo travolta da un frastuono di voci, rumori ed immagini; le persone non erano incollonate in fila e non bisbigliavano permesso quando ti passavano accanto, e mentre aspettavi per ore i bagagli che non sapevi che fine avevano fatto, potevi conoscere nei particolari le vite di tutti i tuoi connazionali che le urlavano nei cellulari...
La cosa, però, che più mi colpiva in assoluto, e che mi dava davvero fastidio, era la televisione. Ero abituata a guardare quella svizzera e quella francese, e quando accendevo la Tv rimanevo turbata. La cosa più impressionante che saltava all'occhio non abituato era l'incredibile quantità di corpo nudo femminile, esposto con una tale volgarità da farlo sembrare carne da macello. Le donne svestite erano talmente tante e talmente tanto mal-svestite che non era possibile contemplarne femminilità sensualità o bellezza.
Ora, la volgarità è una (brutta) cosa; il maschilismo è talaltra (orribile) cosa.
Tanta carne svenduta, infatti, era in netta predominanza femminile, era difficile scorgere un signore in mutande, per cui tu vedevi (e vedi) uomini vestiti che presentano trasmissioni culturali o di intrattenimento, e dietro a tale uomo, a fare scenografia fra i tanti altri oggetti, la femmina desnuda di turno.
Ora, esiste nel nostro Stato un ministero, quello delle pari opportunità, che ha il fine di promuovere i principi costituzionali dell'eguale dignità degli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dalla religione, dal sesso, dunque anche la parità tra uomini e donne nella vita sia pubblica che privata e familiare.
Ho sempre pensato che l'immagine della donna che traspare dalla nostra televisione sia molto degradante ed offensiva; spero che il nuovo Ministro per le Pari Opportunità contribuisca al miglioramento di questo stato di degrado.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Laura, a proposito di veline, soubrette e starlette, ti posto un articol a firma di Maria Novella Oppo pubblicato sull' Unità di oggi

Meglio il brutto della tv
Maria Novella Oppo

Difficile dire se sia più brutta la realtà che vediamo in tv, o la tv stessa. Personalmente, per schifosa che sia certa tv, siamo inclini a pensare che sia sempre meglio delle ronde (padane o camorriste è lo stesso), della caccia ai rom, della faccia di Calderoli, dell’intelligenza di Gasparri e perfino dell’indubbia avvenenza di alcune neodeputate. Pardon: neoministre. Infatti, se un tempo per amore delle ballerine, giovani bellimbusti rovinavano le famiglie e i patrimoni, ora, per le veline, vecchi bellimbusti rovinano addirittura lo Stato. Con tutto il rispetto per le veline. Per questi motivi (e anche molti altri) preferiamo il brutto della tv alla realtà presente. E se poi ci trascinassero davanti alle macchine della tortura, come successe al povero Galileo, potremmo arrivare ad ammettere che perfino la Raidue di Marano e la Raiuno di Del Noce, sono meglio dei loro partiti di riferimento. Quanto a Raitre, rispetto alla crisi che travaglia la sinistra, gode di ottima salute e forse per questo c’è chi vuole cambiare i connotati proprio a lei.

fra ha detto...

Spero anche io che il nuovo ministro sia all'altezza del suo compito... e lo spero con tutto il cuore visto che in passato era proprio la sua carne ad essere svenduta per un piatto di lenticchie su un teleschermo o sulle pagine di un calendario...
Ogni donna detiene una bellezza misteriosa che svanisce all'aumentare della sua ostentazione.