venerdì 1 agosto 2008

Perchè non voto a sinistra

Si ricomincia. Era illusorio e prematuro, evidentemente, cantar vittoria e tessere le lodi di quel briciolo di umanità, razionalità e civiltà che pareva rimanere intatto baluardo in questo confuso Paese, e che si era espresso nella lettera della sentenza della Corte di Cassazione sul caso Eluana Englaro. Sentenza criticata da svariati punti di vista, tra cui mi ha colpito, di tale Sig. Giuliano Ferrara :"vita e morte non possono essere decise per legge".
Una curiosità: come possono essere decise dunque vita e morte? No perchè io ho sempre saputo e mi ero convinta del fatto che la convivenza sociale era regolata dalla legge; legge decisa dal Parlamento, espressione democratica e ponderata del pensiero comune. Poi per carità, esistono moltissime altre forme di organizzazione sociale, come la dittatura, in cui sulla vita e la morte decide il dittatore; oppure la monarchia, in cui decide il monarca; oppure l'anarchia, in cui ognuno fa come vuole... Insomma, ognuno scelga il suo.
Nella nostra repubblica democratica, a meno che, per l'appunto, non si contesti la nostra Costituzione, a decidere sulle cose è il Parlamento, ove i vari partiti eletti da tutti i cittadini prendono le decisioni. Tale è il lavoro per cui vengono pagati i Sigg. deputati, prendere decisioni.
Dunque proprio quest'oggi alla Camera tutti si accingevano a svolgere il proprio lavoro per cui si è retribuiti, ed in particolare veniva richiesto ai presenti di esprimere il proprio parere sulla devoluzione alla Corte Costtuzionale, per conflitto di attribuzione, del caso di E. Englaro deciso con sentenza della Corte di Cassazione poco tempo fa.
Il Partito Democratico ha pensato bene di non votare, di astenersi. Di non esprimere il proprio punto di vista in merito ad una questione che ha sollevato il dibattito nazionale negli ultimi giorni. Probabilmente la giustificazione sarà data nel fatto che la questione è per l'appunto troppo importante, riguardante la coscienza di ognuno...insomma non bisogna scontentare gli elettori di sinistra laici nè gli elettori di sinistra cattolici. E ce ne sono molti, questo si sa. Mica che si possono perdere così.
Ora, quando io ero più piccina, e non avevo ancora diritto al voto, mi professavo di sinistra. I valori di solidarietà sociale e laicità erano gli argomenti che più mi avevano tirato da quella parte. Oggi che ho diritto al voto, io non lo darò mai ad un partito che non ha chiaro a quali valori fondamentali di base si ispira e che tradisce di continuo il concetto stesso di "sinistra" per come molti di noi l'hanno in mente. E non trovo assolutamente strano, nè condannabile, che la maggioranza dei cittadini italiani, alle ultime elezioni, abbia votato Berlusconi ed il polo delle libertà, che trovo, a differenza della sinistra italiana, almeno coerente con sè stesso.

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